Triple Bottom Line: il metodo per creare un business sostenibile

Triple Bottom Line: il metodo per creare un business sostenibile Scopri come creare un business sostenibile con l’approccio del Triple Bottom Line. Esplora i pilastri del profitto, delle persone e del pianeta per un impatto positivo. Il concetto di Triple Bottom Line (TBL), o triplice risultato, è diventato sempre più rilevante nel contesto degli affari moderni. Mentre in passato il solo profitto economico era considerato il principale obiettivo delle aziende, oggi ci si rende conto che è necessario considerare anche gli impatti sociali e ambientali delle attività imprenditoriali. In questo articolo, esploreremo in dettaglio l’approccio del TBL e forniremo una guida pratica su come creare un business sostenibile che tenga conto di profitto, persone e pianeta. Definizione di Triple Bottom Line Il concetto di Triple Bottom Line è stato introdotto per la prima volta da John Elkington nel 1994. Si tratta di un approccio alla gestione aziendale che si concentra non solo sul profitto economico, ma anche sugli impatti sociali e ambientali delle attività aziendali. Secondo il modello del TBL, una società di successo deve bilanciare le sue performance finanziarie, sociali e ambientali per creare un valore sostenibile a lungo termine. Profitto: Il primo pilastro Il profitto rimane un elemento essenziale per la sostenibilità di un’azienda. Senza una redditività solida, un’azienda non può sopravvivere nel lungo periodo. Tuttavia, l’approccio del TBL va oltre la semplice massimizzazione del profitto. Si tratta di creare valore economico in modo responsabile e sostenibile, prendendo in considerazione gli impatti sociali e ambientali delle decisioni aziendali. Persone: Il secondo pilastro Il secondo pilastro del TBL riguarda le persone, ovvero i dipendenti, i clienti, i fornitori e le comunità in cui opera l’azienda. Una gestione oculata delle risorse umane, un ambiente di lavoro sano e sicuro, il rispetto dei diritti dei lavoratori e la promozione di politiche di inclusione e diversità sono tutti elementi chiave per un business sostenibile. Inoltre, un’azienda che si impegna per il benessere delle persone può godere di una maggiore fidelizzazione dei clienti e di una migliore reputazione aziendale. Pianeta: Il terzo pilastro Il terzo pilastro del TBL riguarda l’ambiente e la responsabilità ambientale delle imprese. Un’azienda sostenibile deve ridurre al minimo il suo impatto ambientale, adottando pratiche di gestione sostenibile delle risorse, minimizzando gli sprechi, riducendo le emissioni di gas serra e adottando tecnologie eco-compatibili. Inoltre, l’azienda può anche contribuire alla tutela dell’ambiente attraverso iniziative di conservazione e sostenibilità. Creare un business sostenibile con il TBL: Approccio e strategie Per creare un business sostenibile con l’approccio del Triple Bottom Line, è necessario seguire alcuni passaggi chiave: Valutare l’impatto attuale Analizzare attentamente l’impatto economico, sociale e ambientale dell’azienda per identificare le aree in cui sono necessari miglioramenti. Questa valutazione può includere l’analisi dei bilanci finanziari, la valutazione dell’engagement dei dipendenti e la misurazione dell’impatto ambientale attraverso indicatori come le emissioni di carbonio o l’uso delle risorse naturali. Definire obiettivi e indicatori di performance  Una volta identificate le aree di miglioramento, è importante stabilire obiettivi chiari e misurabili per ciascun pilastro del TBL. Ad esempio, l’azienda potrebbe fissare obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra, di miglioramento delle condizioni di lavoro o di aumento della partecipazione della comunità locale. Implementare politiche e pratiche sostenibili Per raggiungere gli obiettivi stabiliti, è necessario implementare politiche e pratiche sostenibili in tutta l’organizzazione. Ciò può includere l’adozione di processi produttivi più efficienti dal punto di vista energetico, la promozione di una cultura aziendale incentrata sul benessere dei dipendenti e la collaborazione con fornitori che adottano pratiche sostenibili. Coinvolgere gli stakeholder Un elemento chiave per il successo di un business sostenibile è il coinvolgimento attivo degli stakeholder. Questo include dipendenti, clienti, fornitori, comunità locali e altre parti interessate. Coinvolgere gli stakeholder nella definizione degli obiettivi e nel processo decisionale può aumentare l’accettazione e l’impatto delle azioni sostenibili dell’azienda. Monitorare e comunicare i risultati È fondamentale monitorare regolarmente i progressi verso gli obiettivi stabiliti e comunicare in modo trasparente i risultati raggiunti. La trasparenza è importante per creare fiducia tra gli stakeholder e dimostrare l’impegno dell’azienda verso la sostenibilità. Conclusioni L’approccio del Triple Bottom Line offre un quadro completo per la creazione di un business sostenibile che tenga conto di profitto, persone e pianeta. Integrare gli aspetti economici, sociali e ambientali nella pianificazione e nella gestione aziendale può portare a vantaggi a lungo termine, come una maggiore resilienza, una migliore reputazione aziendale e un impatto positivo sulla società e sull’ambiente. Seguendo i principi del TBL e adottando pratiche sostenibili, le startup possono contribuire a creare un futuro più sostenibile e responsabile.

People Powered di Jono Bacon: Il Manuale Essenziale per i Founder di Startup

People Powered di Jono Bacon: Il Manuale Essenziale per i Founder di Startup Per i founder di startup, ‘People Powered’ è la chiave per costruire comunità vincenti e aziende di successo Avviare una startup è un’impresa entusiasmante, ma anche impegnativa. Oltre a sviluppare un prodotto o un servizio innovativo, i founder devono costruire e gestire un team di talenti, acquisire clienti e creare un’organizzazione di successo. In questo contesto, il libro “People Powered” di Jono Bacon emerge come una guida essenziale per i founder di startup, offrendo un approccio unico e altamente efficace per la creazione di comunità e l’ottimizzazione delle risorse umane. 1. L’Importanza delle Comunità “People Powered” sottolinea il potere delle comunità nell’era digitale. Le comunità non sono solo un gruppo di persone con interessi comuni; sono il cuore pulsante dell’innovazione, dell’acquisizione clienti e della crescita aziendale. I founder di startup possono imparare come identificare, costruire e coinvolgere comunità che supportino la loro missione. 2. La Gestione Efficace del Team La gestione di un team è una delle sfide più grandi per i founder. Il libro offre strategie concrete su come costruire un team di talenti, ispirarli e guidarli verso il successo. I fondatori possono imparare come promuovere una cultura aziendale positiva, affrontare le sfide interne ed esterne e massimizzare il potenziale del loro team. 3. L’Acquisizione e la Retention dei Clienti Le comunità possono svolgere un ruolo fondamentale nell’acquisizione e nella retention dei clienti. “People Powered” fornisce insight su come coinvolgere i clienti, ascoltare il loro feedback e creare prodotti o servizi che risolvano i loro problemi. I founder possono apprendere come utilizzare le comunità per co-creare valore con i clienti. 4. L’Innovazione Continua L’innovazione è un elemento chiave per la sopravvivenza e la crescita delle startup. Il libro esplora come le comunità possono fungere da fonte inesauribile di idee e innovazione. I founder possono imparare come incoraggiare la collaborazione e l’innovazione all’interno delle loro comunità per rimanere competitivi nel mercato in evoluzione. 5. La Scalabilità e il Successo a Lungo Termine Per le startup, la scalabilità è spesso un obiettivo cruciale. “People Powered” offre consigli su come costruire comunità scalabili che possano crescere insieme all’azienda. I founder possono apprendere come mantenere il successo a lungo termine attraverso l’espansione delle loro comunità e il mantenimento di relazioni significative con i membri. 6. I Casi di Studio Il libro presenta una serie di casi di studio di aziende di successo che hanno implementato con successo le strategie di coinvolgimento delle comunità descritte nel libro. Questi esempi concreti dimostrano come le comunità possano fare la differenza nel mondo delle startup. I founder possono trarre ispirazione da queste storie di successo e applicare le lezioni apprese al loro contesto. 7. La Motivazione e l’Ispirazione La motivazione è fondamentale per il successo di una startup. “People Powered” offre ispirazione attraverso storie di persone che hanno creato comunità incredibili e hanno raggiunto risultati straordinari. Queste storie dimostrano che, con la giusta mentalità e le giuste strategie, è possibile realizzare grandi cose. 8. La Leadership Efficace Infine, il libro esplora il ruolo cruciale della leadership efficace nel guidare una comunità o un’organizzazione. I founder possono apprendere come diventare leader ispirati, capaci di influenzare positivamente i membri della loro comunità e di guidare la loro startup verso il successo. Conclusioni In conclusione, “People Powered” di Jono Bacon è una risorsa inestimabile per i founder di startup che cercano di costruire comunità forti, gestire team di talenti e creare aziende di successo. Questo libro offre strategie concrete, esempi reali e insight profondi su come le comunità possono essere sfruttate per raggiungere gli obiettivi aziendali. Per i founder che cercano di navigare le sfide delle startup e di prosperare nell’era digitale, “People Powered” è una lettura obbligatoria che può aprire nuove porte per il successo. Con questo libro, i founder possono imparare a sfruttare il potere delle persone per alimentare il successo della loro startup.

Startup europee: com’è iniziato il 2024?

Startup europee: com’è iniziato il 2024? Il report pubblicato da Pitchbook mostra i primi valori. Overview Nel primo trimestre del 2024, il panorama del venture capital europeo offerto da Pitchbook ha presentato un quadro misto che desta incertezza. L’attività di deal ha mostrato robustezza, con un valore totale di €16,3 miliardi, segnando un incremento del 19,1% su base annua e del 16,2% rispetto al trimestre precedente. Tuttavia, il numero di deal è diminuito sia su base annua che trimestrale, indicando un movimento verso la qualità nel mercato, dove si realizzano meno transazioni ma con valutazioni più corpose. Il Cleantech ha già superato più della metà del totale del 2023, raggiungendo €6,8 miliardi nel solo primo trimestre, dimostrando un forte interesse verso le tecnologie sostenibili. Le attività di exit rimangono deboli ed i mercati pubblici europei si dimostrano ancora poco attivi. I mercati statunitensi, al contrario, hanno mostrato una maggiore resilienza, accettando aziende tecnologiche non ancora redditizie, diversamente da quanto osservato in Europa, dove la redditività rimane un elemento chiave. Il fundraising da segnali di resilienza, con €4,6 miliardi raccolti attraverso 47 veicoli d’investimento. Questa attività suggerisce che il 2024 potrebbe chiudere su livelli simili al 2023. La maggior parte dei fondi chiusi aveva dimensioni inferiori a €250 milioni, indicando che i veicoli di investimento più piccoli stanno guidando il totale. Questo è contrario alle aspettative iniziali e potrebbe segnalare un cambiamento nelle dinamiche di raccolta fondi. I principali deal Il reset delle valutazioni ha portato a maggiore razionalità nel mercato. È più difficile per le aziende attrarre capitale. Il valore dei mega-round (operazioni di dimensioni pari o superiori a €100 milioni) è stato robusto nel primo trimestre del 2024, attestandosi a €8,2 miliardi, ossia quasi la metà del valore totale della stessa tipologia di deal nel 2023. L’operazione principale del trimestre l’ha conclusa H2 Green Steel, azienda svedese specializzata nella produzione di acciaio sostenibile utilizzando energia rinnovabile per ridurre le emissioni di carbonio, combinando capitali di rischio, grant messi a disposizione dai fondi per l’innovazione Ue, e debito. Nel primo trimestre del 2024, il Regno Unito ha mantenuto la sua quota di circa un terzo del conteggio delle operazioni in Europa. Tuttavia, il valorede delle operazioni è diminuita al 17,3% poiché grandi operazioni sono state realizzate in altri paesi, in particolare in Svezia e in Francia    Sul fundraising Nel primo trimestre del 2024, il capitale raccolto ha raggiunto i 4,6 miliardi di euro. Questo ritmo di attività suggerisce che, se mantenuto, il 2024 potrebbe concludersi con livelli pari a quelli del 2023. Un dato incoraggiante riguarda la dimensione dei fondi: la maggior parte dei fondi che sono stati chiusi avevano dimensioni inferiori ai 250 milioni di euro, il che indica che sono i veicoli più piccoli a guidare i totali. Questo potrebbe cambiare nel corso dell’anno, ma è incoraggiante che l’attività non sia guidata solo da poche grandi firm, una tendenza che continua a verificarsi in altre classi di asset come il private equity.     Il ruolo sempre più centrale del CVC Nel primo trimestre del 2024, adidas e H&M hanno aumentato gli investimenti nel gruppo di tessili per la moda circolare Infinited Fiber Company. Nel Consumer Goods, il fondo di Venture Capital di L’Oréal, BOLD, ha preso una partecipazione nella compagnia biotecnologica svizzera Timeline, che ha sviluppato una molecola proprietaria (Mitopure)per riciclare e ringiovanire le cellule invecchiate. Anche Gren Group, società finlandese attiva nel settore Green Energy, ha continuato ad investire in Elaport, operatore di ricarica per veicoli elettrici, parteciapando al round che ha visto la raccolta di €120 milioni a marzo 2024. Infine, sempre nel settore energetico, ma in Germania, Ineratec (startup specializzata in combustibili sintetici carbon-neutral) ha raccolto €117,4 milioni da vari investitori, inclusi i CVC di ENGIE e Safran.  Le aspettative sulle Exit Nel primo trimestre del 2024, l’attività di exit in Europa ha continuato a mostrare segni di debolezza, con un calo del 46.4% rispetto all’anno precedente. La maggior parte delle Exit sono state tramite acquisizioni, mentre i mercati di quotazione pubblica sono rimasti inattivi. Questo scenario riflette una mancanza di ripresa che gli operatori di mercato speravano di vedere. L’attività di IPO è stata molto limitata, soprattutto nel settore del venture capital, dove solo quattro aziende si sono quotate dall’inizio dell’anno. Nonostante alcune quotazioni di successo negli Stati Uniti, come l’IPO di Reddit, l’Europa continua a mostrare un ritardo, con un mercato delle IPO che fatica a riprendersi. La performance delle aziende nei settori biotech e pharma ha rappresentato una parte significativa del valore delle exit, dimostrando che questi settori continuano ad attrarre interesse nonostante un contesto più ampio di sfide di mercato. Nel complesso, le aspettative sulle Exit rimangono caute, con speranze di miglioramento se il contesto economico supporta tagli dei tassi di interesse più aggressivi nel corso dell’anno.

Scheduling

Scheduling Startup Scheduling: I migliori tool per programmare i vostri impegni lavorativi, organizzando gli appuntamenti e le attività così da ottimizzare l’efficienza della vostra startup. Tools di startup scheduling sono molto importanti per organizzare in modo efficiente l’agenda di un imprenditore. Con i migliori strumenti di pianificazione che potrete scoprire in questa sezione, potrete gestire facilmente i vostri impegni quotidiani. Semplificate il processo di pianificazione di eventi, appuntamenti, riunioni, ecc. con la varietà di strumenti di pianificazione qui presenti, soprattutto quando avete bisogno di connettervi con più partecipanti. Questi strumenti si integrano perfettamente con il vostro calendario, in modo che le persone ricevano una notifica quando siete disponibili per prenotare una riunione o una chiamata. Esistono anche servizi per prenotare interviste e dimostrazioni in modo simile. Siamo rimasti colpiti dalla facilità e dalla semplicità dell’UE di tutti questi strumenti, molti dei quali vantano interfacce fluide e utili promemoria via e-mail. Un servizio di scheduling che si è distinto in modo particolare è uno scheduler dotato di un assistente personale AI. Se lo includete nelle vostre e-mail, come in un CC, ogni volta che dovete programmare una riunione, sarà lui ad occuparsene e a coordinare l’orario migliore per tutte le parti coinvolte nell’incontro, semplicemente accedendo ai vostri calendari. Calendly Calendly è un’applicazione web di prenotazione online che consente agli utenti di creare calendari personalizzati, condividere disponibilità e consentire ad altre persone di prenotare automaticamente appuntamenti e riunioni in base alle disponibilità dell’utente. L’app offre una vasta gamma di funzionalità, tra cui la possibilità di personalizzare i calendari, definire le disponibilità, inviare promemoria e conferme di prenotazione, integrare le prenotazioni con altri strumenti di calendario come Google Calendar, Outlook e iCloud, e molto altro. Calendly offre anche strumenti di analisi e reportistica per aiutare gli utenti a comprendere meglio le loro prenotazioni e il loro tempo. L’app è disponibile in diverse versioni, tra cui una versione gratuita e diverse versioni a pagamento con funzionalità aggiuntive. Doodle Doodle.com è un sito web che offre un servizio di pianificazione degli appuntamenti online. Consente agli utenti di creare sondaggi online per aiutare a coordinare il tempo e la disponibilità di un gruppo di persone per un evento o un incontro. I sondaggi possono essere creati in pochi minuti e inviati via e-mail o condivisi sui social media. Gli utenti possono quindi visualizzare le risposte e scegliere l’opzione che funziona meglio per loro. Doodle è stato fondato nel 2007 ed è diventato popolare come strumento di organizzazione per riunioni di lavoro, feste e altre attività sociali. YouCanBookMe YouCanBook.me è un sito web che offre un servizio di prenotazione online per appuntamenti. Consente agli utenti di creare un calendario personalizzato e di condividerlo con i loro clienti, studenti o altri partecipanti in modo che possano prenotare un appuntamento in base alla disponibilità del calendario. Gli utenti possono personalizzare il loro calendario con i propri loghi, immagini e testo, nonché impostare regole per l’accettazione delle prenotazioni e inviare automaticamente promemoria ai partecipanti. YouCanBook.me integra anche con Google Calendar, Outlook, iCloud e altri servizi di calendario, semplificando l’organizzazione delle prenotazioni. Il servizio è utilizzato da professionisti, educatori, team di vendita e altri che hanno bisogno di prenotare appuntamenti in modo efficiente. OnceHub OnceHub è un sito web che offre un servizio di scheduling e prenotazione online per appuntamenti, simile a YouCanBook.me. Consente agli utenti di creare un calendario personalizzato e di condividerlo con i loro clienti, pazienti o altri partecipanti in modo che possano prenotare un appuntamento in base alla disponibilità del calendario. Gli utenti possono personalizzare il loro calendario con i propri loghi, immagini e testo, nonché impostare regole per l’accettazione delle prenotazioni e inviare automaticamente promemoria ai partecipanti. OnceHub offre anche una suite di funzionalità aggiuntive, come la gestione di pagamenti e la gestione di gruppi, che possono aiutare a semplificare l’organizzazione di appuntamenti per aziende e professionisti. Reclaimai Reclaim.ai è una piattaforma di scheduling e gestione del tempo che aiuta le persone a organizzare il loro calendario e a pianificare le loro attività in modo più efficiente. La piattaforma offre un’ampia gamma di funzionalità, tra cui la sincronizzazione automatica del calendario, la pianificazione intelligente delle riunioni, la creazione di blocchi di tempo per le attività, la gestione delle pause, la definizione di priorità per le attività e molto altro ancora. Reclaim.ai utilizza algoritmi avanzati per analizzare i pattern di utilizzo del calendario e suggerire il miglior utilizzo del tempo, risparmiando tempo e riducendo lo stress associato alla gestione del tempo. La piattaforma si integra con tutti i principali calendari, tra cui Google Calendar, Outlook e Apple Calendar, e offre anche integrazioni con altre app di produttività come Asana, Trello, Slack e molto altro ancora. Reclaim.ai è rivolto a qualsiasi persona che voglia ottimizzare la gestione del proprio tempo e migliorare la produttività, dai professionisti alle startup, alle grandi aziende e ai liberi professionisti.

CDP Venture Capital: cos’è e come funziona

CDP Venture Capital: cos’è e come funziona CDP Venture Capital investe nelle migliori startup italiane nei settori dell’energia, dell’ambiente, dell’agroalimentare e della salute. La società mira a sostenere l’innovazione e la crescita del mercato delle startup in Italia. Cos’è CDP Venture Capital CDP Venture Capital è una società di investimento italiana che si concentra su startup innovative e tecnologiche che operano in diversi settori, come l’energia, la mobilità sostenibile, la salute e l’ambiente. Fondata nel 2017, la società è una controllata della Cassa Depositi e Prestiti (CDP), una banca di sviluppo pubblica italiana. Il focus principale è quello di fornire sostegno finanziario e strategico alle startup emergenti che mirano a creare valore attraverso l’innovazione tecnologica. La società investe in diverse fasi di sviluppo delle startup, dal seed funding alle round successive. Inoltre, CDP Venture Capital offre supporto operativo, strategico e commerciale alle startup del suo portafoglio, aiutandole a crescere e a raggiungere il loro pieno potenziale. Il processo di investimento inizia con la selezione delle startup che presentano un potenziale di crescita significativo. La società ha una forte attenzione per le startup italiane, ma è aperta anche ad investimenti in altre parti del mondo. Successivamente, CDP Venture Capital valuta il team di gestione, l’idea di business, la tecnologia e il potenziale di mercato della startup. Se la startup soddisfa i criteri di investimento, si procede con un’offerta di investimento. Una volta che una startup è entrata nel portafoglio di CDP Venture Capital, la società lavora con i fondatori e il team di gestione per aiutarli a raggiungere i loro obiettivi di crescita. CDP Venture Capital fornisce supporto strategico e commerciale, ma anche accesso alla rete di relazioni di CDP, che comprende istituzioni finanziarie, imprese e organizzazioni governative. Questo aiuta le startup del portafoglio a creare partnership strategiche e ad accedere a risorse e opportunità di business che potrebbero non essere disponibili altrimenti. Inoltre, CDP Venture Capital lavora a stretto contatto con le altre società del gruppo CDP per fornire alle startup del suo portafoglio l’accesso alle competenze specialistiche e ai servizi di consulenza di CDP. Ciò include l’accesso a servizi di consulenza finanziaria, consulenza legale, servizi di marketing e di comunicazione, e altro ancora. In conclusione, CDP Venture Capital è una società di investimento che fornisce sostegno finanziario e strategico alle startup innovative e tecnologiche. La società investe in diverse fasi di sviluppo delle startup e offre supporto operativo, strategico e commerciale alle startup del suo portafoglio. Inoltre, CDP Venture Capital lavora a stretto contatto con le altre società del gruppo CDP per fornire alle startup del suo portafoglio l’accesso alle competenze specialistiche e ai servizi di consulenza di CDP. Principali programmi CDP Ecco i principali programmi di CDP Venture Capital: Fondo Nazionale Innovazione Il Fondo Nazionale Innovazione (FNI) è un fondo di venture capital che investe in startup italiane innovative nei settori dell’energia, dell’ambiente, dell’agroalimentare e della salute. Il fondo mira a sostenere le imprese in diverse fasi di sviluppo, dalla pre-semplificazione alla fase di espansione. Il FNI ha un patrimonio di 600 milioni di euro ed è stato lanciato nel 2016. Fondo Italiano d’Investimento Il Fondo Italiano d’Investimento (FII) è un fondo di venture capital che investe in imprese italiane innovative in vari settori, tra cui l’energia, l’ambiente, la salute e la tecnologia. Il fondo è stato creato nel 2012 e ha un patrimonio di 1,8 miliardi di euro. Il FII è stato istituito con l’obiettivo di sostenere la crescita delle imprese italiane e migliorare la competitività del Paese. Social Venture Il programma Social Venture è un’iniziativa di CDP Venture Capital che investe in imprese sociali e ambientali italiane. Il programma mira a sostenere le imprese che hanno un impatto sociale o ambientale positivo e che possono creare valore a lungo termine. Social Venture è stato lanciato nel 2019 ed ha un patrimonio di 100 milioni di euro. Fondo di Fondi Il Fondo di Fondi investe in altri fondi di venture capital che a loro volta investono in imprese innovative italiane. Il fondo mira a creare un portafoglio diversificato di investimenti in startup italiane e a sostenere la crescita del mercato del venture capital in Italia. Il Fondo di Fondi ha un patrimonio di 280 milioni di euro. Conclusione In conclusione, CDP Venture Capital è una società di venture capital italiana che investe in startup innovative nei settori dell’energia, dell’ambiente, dell’agroalimentare e della salute. La società ha diversi programmi di investimento, tra cui il Fondo Nazionale Innovazione, il Fondo Italiano d’Investimento, Social Venture e il Fondo di Fondi. Grazie ai suoi investimenti mira a sostenere la crescita e l’innovazione del mercato delle startup italiane.

Alumni Peekaboo : OpenStage

Alumni Peekaboo: OpenStage Openstage è la startup a servizio dei talenti di strada 38 totem installati nelle principali città italiane, più di 9.000 artisti registrati in più di 75 eventi. In questo articolo andiamo ad approfondire la storia di Openstage. Com’è nata l’idea di Openstage? Da quale intuizione, per risolvere quale problema? L’idea di Openstage nasce nel 2018. Stefano Frosi, allora al primo anno d’università, osserva con curiosità le smart city e l’arte di strada di Milano. L’intuizione era quella di creare totem tecnologici, dotati di impianto audio, mixer e sensoristica intelligente ai quali gli artisti si potevano connettere facilmente tramite un’applicazione e dare la giusta dignità all’intrattenimento urbano. L’obiettivo era ampliare la diffusione della cultura e dell’arte, facendole includere tra i servizi disponibili nelle Smart Cities. A marzo del 2019 Stefano presenta l’idea al Comune di Milano, settore politiche giovanili, che lo mette in contatto con Ugo Vivone, fondatore della no-profit Officine Buone, che dal 2013 si occupa di mettere il talento dei giovani al servizio del sociale attraverso format innovativi. Dopo questo decisivo incontro, si è unito tra i fondatori della startup il terzo socio, Davide Quaranta, imprenditore nell’ambito della costruzione di apparecchiature tecnologiche in acciaio inox. Si realizza così il primo totem. La prima installazione permanente avviene il 26settembre del 2020 nel comune di Pioltello dove hanno suonato più di 60 artisti, già un notevole successo. Come funziona il servizio e a chi è indirizzato? Open Stage realizza eventi ad alto tasso di innovazione grazie alla realizzazione di totem di arredo urbano installati in spazi pubblici (outdoor e indoor) come metropolitane, piazze, strade, parchi, grazie ai quali giovani artisti possono esibirsi live. Infatti, i totem, dotati di impianto audio, mixer e sensoristica intelligente, sono prenotabili gratuitamente tramite l’app, consentendo agli artisti di sbloccarli automaticamente avvicinando il proprio smartphone e di collegare così strumenti e microfono. L’App consente così agli artisti di creare autonomamente i propri eventi, con costi e consumi minimi.Con Openstage, l’intrattenimento urbano diventa un importante fattore di aggregazione sociale in cui protagonista può essere chiunque si trovi in presenza nel luogo, incoraggiato a esprimere il proprio talento o a condividere quello altrui. Si favorisce così la creazione di una community di artisti, cittadini e turisti e la condivisione di cultura, arte e spettacolo nelle città coinvolte.Il servizio si rivolge quindi agli artisti che desiderano esibirsi, agli enti locali e alle aziende per offrire un servizio di intrattenimento gratuito ai cittadini. Quali sono i risultati di cui andate particolarmente fieri? Openstage è sul mercato dal 2021 e finora ha ottenuto risultati eccezionali. Nello specifico, conta: 38 Openstage fissi (totem) a Milano, Torino, Verona, Roma, Lecco, Como e molte altre città italiane; +di 9.000 artisti registrati nell’App; più di 75 eventi speciali realizzati con Openstage temporanei in occasione di festival importanti come Sanremo, Eurovision, Primavera Sound (Barcellona), PrimoMaggio, in collaborazione con diversi brand.Inoltre, andiamo particolarmente fieri della nostra prima installazione in Portogallo. Abbiamo infatti inaugurato il nostro primo totem a Porto e nei prossimi mesi faremo un piccolo tour in alcune delle principali città del paese: Madeira, Lisbona e Algarve. In che contesto avete conosciuto Peekaboo ed in che modo siete stati supportati? Abbiamo conosciuto Peekaboo durante un programma di accelerazione presso CTE (Casa delle Tecnologie Emergenti) a Roma. Il team di Peekaboo ci ha fornito supporto nella realizzazione di un POC in collaborazione con Roma Capitale e TIM. Nello specifico, è stato sviluppato un totem dotato di tecnologie IoT integrate, tra cui sensori per il monitoraggio del flusso di persone tramite wifi sniffing, e connettività, adattabile per eventi temporanei. Durante la festa internazionale della musica (21-24 giugno 2023), grazie al totem, si è sviluppato un tour in 4 luoghi di Roma (Largo di Torre Argentina, Piazza Sempione, Parco Tevere Marconi e Via del Corso), coinvolgendo più di una ventina di artisti. Qui il video dell’evento. Quali sono le ultime novità “unpublished”? Le ultime novità “unpublished” includono la realizzazione di un festival che si terrà a settembre. Si tratta del primo festival organizzato da Openstage, sarà una giornata dedicata all’intera community (che attualmente conta più di 9000 artisti registrati!). Durante l’evento, sono previste numerose attività, tra cui una giornata intera di esibizioni degli artisti Openstage, sessioni di formazione come incontri one-to-one con esperti del settore, e l’opportunità per gli artisti di svolgere piccole audizioni per etichette discografiche. Non sveliamo altro. 

Open Innovation e Corporate Venturing: Peekaboo ed LVenture Group stringono un accordo di partnership

Open Innovation e Corporate Venturing: Peekaboo ed LVenture Group stringono un accordo di partnership La collaborazione è rivolta allo sviluppo di nuovi programmi di pre-accelerazione e accelerazione di startup e corporate entrepreneurship rivolti ad aziende e istituzioni LVenture Group, società di Venture Capital quotata in Borsa Italiana che investe in startup digitali early-stage ad elevato potenziale di crescita e Peekaboo, incubatore certificato e B Corporation, hanno siglato una partnership per lo sviluppo congiunto di programmi di pre-accelerazione e accelerazione di startup e di corporate entrepreneurship rivolti a grandi aziende ed istituzioni. L’accordo prevede lo sviluppo di sinergie operative che mettono a fattor comune il know-how specifico di LVenture Group nel campo dello scouting e sviluppo di startup e del corporate venturing e quello di Peekaboo nel campo della pre-accelerazione di startup e corporate entrepreneurship. La partnership ha già visto la realizzazione di un primo programma congiunto, CTE 360°, percorso di pre-accelerazione di cinque mesi realizzato nell’ambito del progetto “Casa delle Tecnologie Emergenti” di Roma Capitale, che ha sviluppato 8 startup attive nei settori della mobilità, Smart City, tecnologie emergenti e turismo. Grazie alla partnership con Peekaboo, LVenture Group, primario acceleratore di startup e operatore pre-seed Venture Capital tra i più attivi in Italia e nel Sud Europa, rafforza la propria offerta di Open Innovation: “Siamo molto soddisfatti di questa partnership che, innanzitutto, crediamo rafforzi l’ecosistema territoriale dell’innovazione. La collaborazione con Peekaboo ci permette di ampliare ulteriormente le nostre attività di Corporate Venturing e Corporate Entrepreneurship, potendo così rispondere alla crescente domanda di innovazione esterna ed interna non solo delle corporate, ma anche di istituzioni e altri enti che, sempre più, vogliono trarre beneficio da percorsi di Open Innovation orientati a risolvere specifici need. L’esperienza e il know-how di Peekaboo sono un asset per noi molto importante, come già dimostrato dal primo, importante, programma sviluppato assieme”, ha affermato Antonella Zullo, Head of Innovation & Corporate Venturing di LVenture Group. L’accordo con LVenture Group permette a Peekaboo, incubatore certificato MISE e B Corp, di consolidare la sua presenza all’interno del mercato del venture business e della corporate entrepreneurship. “Oggi formalizziamo un rapporto che in realtà esiste da anni. Le offerte di Peekaboo ed LVenture Group si completano, il management team è perfettamente integrato, parliamo la stessa lingua e abbiamo già lavorato insieme in diversi contesti. Siamo soddisfatti di aver sottoscritto questa partnership con LVenture Group, uno dei pionieri di questo settore, poiché riteniamo che pochi gruppi ben organizzati possano offrire al mercato soluzioni migliori rispetto a tanti piccoli operatori disgiunti. LVenture Group è uno degli investitori più attivi in Italia, Peekaboo ha formato centinaia di startup, ed entrambe hanno maturato esperienze rilevanti in ambito Corporate Innovation. Questa partnership ci renderà ancora più competitivi”, ha affermato Paolo Napolitano , CEO di Peekaboo.

Rendimenti Superlineari: il Successo Esponenziale delle Startup

Rendimenti Superlineari: il Successo Esponenziale delle Startup I rendimenti superlineari sono guadagni esponenziali caratteristici delle startup di successo Una delle cose più importanti che non capivo del mondo quando ero bambino è il grado in cui i rendimenti per le prestazioni sono superlineari.   Insegnanti e allenatori ci dicevano implicitamente che i rendimenti erano lineari. “Ricevi,” ho sentito mille volte, “quello che metti.” Avevano buone intenzioni, ma raramente è vero. Se il tuo prodotto è solo la metà di buono rispetto a quello del tuo concorrente, non ottieni la metà dei clienti. Non ottieni nessun cliente e fallisci.   È ovviamente vero che i rendimenti per le prestazioni sono superlineari negli affari. Alcuni pensano che questo sia un difetto del capitalismo, e che se cambiassimo le regole smetterebbe di essere vero. Ma i rendimenti superlineari per le prestazioni sono una caratteristica del mondo, non un artefatto di regole che abbiamo inventato. Vediamo lo stesso modello nella fama, nel potere, nelle vittorie militari, nella conoscenza e persino nel beneficio per l’umanità. In tutti questi casi, i ricchi diventano più ricchi.   Non puoi capire il mondo senza comprendere il concetto di rendimenti superlineari. E se sei ambizioso, dovresti sicuramente farlo, perché questa sarà l’onda su cui cavalcherai.   Potrebbe sembrare che ci siano molte situazioni diverse con rendimenti superlineari, ma per quanto posso dire si riducono a due cause fondamentali: la crescita esponenziale e le soglie.   Il caso più ovvio di rendimenti superlineari è quando lavori su qualcosa che cresce esponenzialmente. Ad esempio, coltivare culture batteriche. Quando crescono, crescono esponenzialmente. Ma sono difficili da coltivare. Ciò significa che la differenza di risultato tra qualcuno che è abile in questo e qualcuno che non lo è è molto grande.   Anche le startup possono crescere esponenzialmente, e vediamo lo stesso modello anche lì. Alcune riescono a raggiungere tassi di crescita elevati. La maggior parte no. E di conseguenza ottieni risultati qualitativamente diversi: le aziende con tassi di crescita elevati tendono a diventare immensamente preziose, mentre quelle con tassi di crescita più bassi potrebbero non sopravvivere nemmeno.   Y Combinator incoraggia i fondatori a concentrarsi sul tasso di crescita piuttosto che sui numeri assoluti. Questo impedisce loro di scoraggiarsi all’inizio, quando i numeri assoluti sono ancora bassi. Aiuta anche loro a decidere su cosa concentrarsi: puoi usare il tasso di crescita come bussola per dirti come evolvere l’azienda. Ma il vantaggio principale è che concentrandosi sul tasso di crescita si tende ad ottenere qualcosa che cresce esponenzialmente.   YC non dice esplicitamente ai fondatori che con il tasso di crescita “ottieni quello che metti,” ma non è lontano dalla verità. E se il tasso di crescita fosse proporzionale alle prestazioni, allora il premio per le prestazioni p nel tempo t sarebbe proporzionale a pt.   Anche dopo decenni in cui ho pensato a questo, trovo quella frase sorprendente.   Ogni volta che quanto bene fai dipende da quanto bene hai fatto, otterrai una crescita esponenziale. Ma né il nostro DNA né le nostre abitudini ci preparano a questo. Nessuno trova naturale la crescita esponenziale; ogni bambino è sorpreso, la prima volta che la sente, dalla storia dell’uomo che chiede al re un singolo granello di riso il primo giorno e il doppio dell’importo ogni giorno successivo.   Quello che non capiamo naturalmente sviluppiamo usanze per gestirlo, ma non abbiamo molte usanze sulla crescita esponenziale, perché ci sono state così poche istanze di essa nella storia umana. In teoria, l’allevamento avrebbe dovuto essere uno: più animali hai, più prole avranno. Ma nella pratica, il terreno pascolabile era il fattore limitante, e non c’era un piano per farlo crescere esponenzialmente.   O più precisamente, non c’era un piano generalmente applicabile. C’era un modo per far crescere esponenzialmente il proprio territorio: attraverso la conquista. Più territorio controlli, più potente diventa il tuo esercito e più facile è conquistare nuovo territorio. Questo è il motivo per cui la storia è piena di imperi. Ma così poche persone hanno creato o gestito imperi che le loro esperienze non hanno influenzato molto le usanze. L’imperatore era una figura remota e terrificante, non una fonte di lezioni che si potessero usare nella propria vita.   Il caso più comune di crescita esponenziale nei tempi preindustriali era probabilmente lo studio. Più sai, più facile è imparare cose nuove. Il risultato, allora come ora, era che alcune persone erano notevolmente più informate degli altri su certi argomenti. Ma anche questo non influenzava molto le usanze. Anche se gli imperi delle idee possono sovrapporsi e quindi ci possono essere molti più imperatori, nei tempi preindustriali questo tipo di impero aveva poco effetto pratico.   Questo è cambiato negli ultimi secoli. Ora gli imperatori delle idee possono progettare bombe che sconfiggono gli imperatori del territorio. Ma questo fenomeno è ancora così nuovo che non lo abbiamo completamente assimilato. Poche persone, anche tra i partecipanti, si rendono conto che stanno beneficiando della crescita esponenziale o si chiedono cosa possono imparare da altre istanze di essa.   L’altra fonte di rendimenti superlineari è incarnata nell’espressione “il vincitore prende tutto.” In una partita sportiva, la relazione tra prestazione e ritorno è una funzione a gradino: la squadra vincitrice ottiene una vittoria sia che faccia molto meglio o solo leggermente meglio.   La fonte della funzione a gradino non è la competizione in sé, tuttavia. È che ci sono soglie nel risultato. Non hai bisogno di competizione per ottenere quelle. Ci possono essere soglie in situazioni in cui sei l’unico partecipante, come dimostrare un teorema o colpire un bersaglio.   È notevole quanto spesso una situazione con una fonte di rendimenti superlineari abbia anche l’altra. Superare le soglie porta alla crescita esponenziale: la parte vincitrice in una battaglia di solito subisce meno danni, il che la rende più probabile vincere in futuro. E la crescita esponenziale aiuta a superare le soglie: in un mercato con effetti di rete, un’azienda che cresce abbastanza velocemente può escludere potenziali concorrenti.   La fama è un esempio interessante di un

Come dividere le quote societarie di una startup

Come dividere le quote societarie di una startup Scopri come suddividere le quote societarie di una startup in modo equo e efficace. Esplora la metodologia del vesting e le altre strategie di suddivisione La suddivisione delle quote societarie è un aspetto cruciale per ogni startup. È un processo che coinvolge la determinazione di come le quote di proprietà della società saranno allocate tra i fondatori, i dipendenti, i consulenti e gli investitori. Questa suddivisione è fondamentale per stabilire i diritti e le responsabilità dei diversi partecipanti e per incentivare il successo collettivo dell’azienda. Metodologia del vesting Uno strumento comune utilizzato nella suddivisione delle quote societarie è il vesting. Il vesting è una pratica che impone un periodo di “pasticcio” in cui i partecipanti devono lavorare per guadagnare pienamente le loro quote di proprietà. In pratica, questo significa che le quote saranno acquisite gradualmente nel corso del tempo, generalmente su un periodo di vesting di 4 o 5 anni, con un’opzione di acquisizione anticipata per alcune circostanze specifiche come il licenziamento o la vendita dell’azienda. Le strategie di suddivisione delle quote Esistono diverse strategie comuni per suddividere le quote societarie all’interno di una startup. Di seguito ne esamineremo alcune: Contribuzione finanziaria: In questa strategia, la suddivisione delle quote si basa sulla quantità di denaro che ogni fondatore investe inizialmente nella startup. I fondatori che investono di più riceveranno una maggiore percentuale di quote. Contribuzione di competenze: Questa strategia prende in considerazione le competenze e l’esperienza che ogni fondatore porta all’azienda. I fondatori che hanno skill specifiche o una vasta esperienza nel settore potrebbero ricevere una maggiore percentuale di quote. Tempo di impegno: In questa strategia, la suddivisione delle quote è basata sul tempo di lavoro dedicato alla startup da parte dei fondatori. I fondatori che lavorano a tempo pieno potrebbero ricevere una maggiore percentuale di quote rispetto a quelli che lavorano solo a tempo parziale. Ruolo e responsabilità: Questa strategia prende in considerazione il ruolo e le responsabilità che ogni fondatore ha all’interno dell’azienda. I fondatori con ruoli chiave o responsabilità più elevate potrebbero ricevere una maggiore percentuale di quote. Esempi di applicazione del vesting  L’applicazione del vesting per la suddivisione delle quote tra i fondatori di una startup è un processo comune e significativo nel mondo imprenditoriale. Vediamo alcuni esempi di come il vesting può essere utilizzato per garantire un’equa distribuzione delle quote societarie: Esempio 1: Suddivisione in base al tempo di permanenza Immaginiamo una startup con due fondatori, Alice e Bob. Decidono di suddividere le quote societarie in base al tempo di permanenza nella società. Stabiliscono un periodo di vesting di 4 anni con un cliff di 1 anno. Ciò significa che dopo un anno di servizio continuativo, ogni fondatore avrà diritto al 25% delle proprie quote. Dopo il periodo di cliff, le quote si vestiranno gradualmente ogni mese fino al completamento dei 4 anni. Questo approccio premia il contributo a lungo termine dei fondatori e li motiva a rimanere impegnati nel progetto. Esempio 2: Suddivisione in base al contributo finanziario In un’altra situazione, immaginiamo una startup con tre fondatori: Charlie, Dave ed Emma. Charlie contribuisce con il 60% del finanziamento iniziale, mentre Dave ed Emma contribuiscono con il 20% ciascuno. Decidono di utilizzare il vesting per riconoscere il contributo finanziario dei fondatori. Stabiliscono un periodo di vesting di 3 anni senza cliff. Inizialmente, le quote di Charlie sono completamente vestite, mentre Dave ed Emma si vestono gradualmente nel corso dei 3 anni. Alla fine del periodo di vesting, la suddivisione delle quote rispecchia il contributo finanziario iniziale dei fondatori. Esempio 3: Suddivisione in base alle competenze e al ruolo In un altro scenario, una startup composta da quattro fondatori – Frank, George, Harry e Irene – decide di suddividere le quote in base alle competenze e ai ruoli dei fondatori. Frank è il CEO e contribuisce con il 40% delle competenze necessarie, George è il CTO e contribuisce con il 30%, Harry è il responsabile del marketing e contribuisce con il 20%, mentre Irene è il responsabile delle operazioni e contribuisce con il 10%. Decidono di utilizzare il vesting per riconoscere le competenze e i ruoli dei fondatori. Stabiliscono un periodo di vesting di 4 anni con un cliff di 1 anno. Dopo il periodo di cliff, le quote si vestono gradualmente in base ai ruoli e alle competenze dei fondatori. Questi sono solo alcuni esempi di come il vesting può essere applicato per suddividere equamente le quote societarie tra i fondatori di una startup. È importante sottolineare che l’applicazione del vesting e la suddivisione delle quote devono essere personalizzate in base alle esigenze specifiche della startup e dei fondatori coinvolti. Considerazioni legali ed equità È importante sottolineare che la suddivisione delle quote societarie dovrebbe essere affrontata con la consulenza di un avvocato specializzato in diritto delle società. Ciò garantirà che la suddivisione sia effettuata in conformità con le leggi e i regolamenti pertinenti. Inoltre, è essenziale garantire l’equità tra i partecipanti e prevedere eventuali meccanismi di diluizione per gli investitori futuri. Conclusioni La suddivisione delle quote societarie di una startup è un processo complesso che richiede un’attenta considerazione di vari fattori, tra cui il vesting e le strategie di suddivisione delle quote. È importante considerare attentamente il contributo finanziario, le competenze, il tempo di impegno e il ruolo di ciascun fondatore nella startup. Inoltre, il vesting offre un meccanismo per premiare i fondatori e gli stakeholder che rimangono impegnati a lungo termine nel successo dell’azienda. Durante il processo di suddivisione delle quote societarie, è fondamentale tenere conto di alcune considerazioni legali ed equità. La consulenza di un avvocato specializzato può aiutare a garantire che la suddivisione delle quote sia conforme alle leggi e ai regolamenti vigenti. Inoltre, è importante prevedere clausole di diluizione per gli investitori futuri, al fine di mantenere un equilibrio tra la partecipazione dei fondatori e l’accesso a nuovi finanziamenti. Un aspetto importante da considerare nella suddivisione delle quote societarie è la flessibilità. Le startup sono organizzazioni dinamiche che possono subire cambiamenti nel tempo, come l’ingresso di